Immobiliare 16 Dicembre 2023

Locazioni, contrasto all’evasione con l’intelligenza artificiale

Saranno l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza che, anche attraverso l’uso di avanzate tecnologie digitali, svolgeranno apposite analisi di rischio per selezionare contribuenti che concedono in locazione unità immobiliari non rispettando le regole.

Per individuare i soggetti che non rispettano le regole nelle locazioni viene appositamente introdotto l’obbligo per i proprietari di immobili o di strutture turistico-ricettive di richiedere il codice identificativo nazionale (cosiddetto CIN) per ogni unità immobiliare dagli stessi posseduta. Tutto ciò alla luce delle previsioni contenute nel nuovo art. 13-bis del Collegato fiscale (D.L. 145/2023), introdotto durante i lavori parlamentari di conversione in legge. Come detto, il CIN deve essere richiesto per ciascuna unità immobiliare a uso abitativo destinata alla locazione per finalità turistiche, per le unità immobiliari a uso abitativo destinate alle locazioni brevi e per le strutture turistico-ricettive alberghiere ed extra-alberghiere. Al momento della richiesta del codice identificativo il locatore o il titolare della struttura turistico-ricettiva dovranno anche attestare, oltre alla destinazione dell’unità immobiliare alle locazioni, anche la sua conformità catastale e la sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti come prescritto dalle normative statali e regionali vigenti. Una volta ottenuto il CIN questo dovrà essere esposto all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura ricettiva, rispettando eventuali vincoli di natura urbanistica e paesaggistica, e dovrà essere indicato anche in ogni annuncio o offerta sul mercato, ovunque...

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