Amministrazione del personale 20 Gennaio 2025

Malattia professionale e comporto: tutela e regole contrattuali

La Corte di Cassazione conferma che il comporto non è superato durante l’indennità Inail, anche senza colpa del datore di lavoro.

La sentenza della Cassazione 9.01.2025, n. 463 ha esaminato il caso di una lavoratrice licenziata per il presunto superamento del periodo di comporto. Il Tribunale e la Corte d’Appello di Milano avevano già dichiarato illegittimo il licenziamento. Il dibattito si è concentrato sulle regole previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro e sul ruolo dell’indennità Inail, senza considerare eventuali responsabilità del datore di lavoro.Comporto e malattia professionale - Secondo il contratto collettivo applicabile, il periodo di comporto viene sospeso quando un lavoratore è assente a causa di una malattia riconosciuta come professionale e riceve l’indennità Inail. La Corte di Cassazione ha precisato che il semplice riconoscimento della malattia da parte dell’Inail è sufficiente per sospendere il decorso del comporto. Non è necessario dimostrare che la malattia sia stata causata direttamente dal datore di lavoro. Questo sistema tutela il lavoratore, evitando di richiedere prove complesse per far valere i propri diritti.Indennità Inail e periodo di comporto - L’indennità Inail, che copre le malattie professionali, non costituisce un risarcimento legato alla responsabilità del datore di lavoro, ma un supporto economico per il lavoratore. La Corte ha confermato che, finché il lavoratore riceve questa indennità, il periodo di comporto resta sospeso. Ciò garantisce che il lavoratore non venga licenziato per assenze causate da una malattia professionale,...

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