Diritto del lavoro e legislazione sociale 04 Luglio 2025

Maxideduzione: società collegate escluse dall’incremento occupazionale

Le modifiche introdotte dal decreto fiscale escludono le società collegate dal calcolo dell'incremento occupazionale, ridefinendo l’ambito applicativo dell'agevolazione.

Il recente decreto fiscale (D.L. 84/2025) ha apportato significative modifiche alla disciplina della maxideduzione del costo del personale dipendente, ridefinendo i confini applicativi dell'agevolazione fiscale. La principale innovazione introdotta dal decreto consiste nell'esclusione delle società collegate dal calcolo dell'incremento occupazionale necessario per accedere al beneficio. La modifica comporta una sostanziale ridefinizione del c.d. "gruppo interno" rilevante ai fini dell'agevolazione, con evidenti ripercussioni sulla determinazione del diritto al vantaggio fiscale.Si rammenta che la disciplina precedente, delineata dal D.I. 25.06.2024, prevedeva che le società appartenenti a un gruppo interno dovessero soddisfare specifiche condizioni su 2 livelli distinti (sul punto anche Circ. Agenzia delle Entrate n. 1/E/2025). In primo luogo, era necessario verificare il rispetto dei requisiti previsti per i soggetti autonomi anche a livello di gruppo, considerato come unico soggetto economico; successivamente, si procedeva al calcolo della maggiorazione tenendo conto delle dinamiche occupazionali complessive del gruppo.Ebbene, la modifica introdotta dall'art. 3 D.L. 84/2025 ha eliminato il riferimento alle società "collegate" dal secondo periodo dell'art. 4, c. 2 D.Lgs. 216/2023. Conseguentemente, tutte le società collegate ex art. 2359 c.c. sono state escluse dal "gruppo interno" rilevante per determinare l'incremento occupazionale, incluse le società a controllo...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.