Revisione e controllo 28 Ottobre 2024

MEF nei collegi sindacali delle imprese beneficiarie di contributi

Il disegno di legge di Bilancio 2025 introduce un sistema di vigilanza rafforzata per le società che ricevono contributi statali, con l'obbligo di nominare un rappresentante MEF negli organi di controllo.

L'art. 112 del disegno di legge di Bilancio 2025 introduce una riforma strutturale nel sistema di controllo delle imprese beneficiarie di fondi pubblici. La norma stabilisce l'obbligo di integrare i collegi sindacali e di revisione con un rappresentante del Ministero dell'Economia e delle Finanze per tutte le società, sia pubbliche che private, che ricevono contributi statali diretti o indiretti superiori a 100.000 euro. Il testo normativo modifica l'art. 16 della L. 31.12.2009 n. 196, ampliando significativamente la portata dei controlli sulla finanza pubblica. La disposizione si applica a una vasta gamma di beneficiari, includendo anche enti, organismi e fondazioni che ricevono qualsiasi forma di contributo pubblico, sia esso diretto o indiretto.La procedura di nomina prevede che il rappresentante ministeriale venga designato tramite decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di Bilancio.Un aspetto cruciale riguarda i requisiti professionali: il rappresentante dovrà possedere competenze specifiche in materia di controllo contabile e gestione finanziaria, oltre a rispettare rigidi criteri di indipendenza. Il provvedimento stabilisce precise tempistiche per l'adeguamento degli organi di controllo.Le società dovranno modificare la composizione dei collegi sindacali alla prima scadenza naturale successiva alla nomina del rappresentante ministeriale. Questo aspetto è fondamentale per garantire una transizione...

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