Diritto del lavoro e legislazione sociale 16 Febbraio 2024

Morte sul lavoro e responsabilità del venditore del macchinario

La Cassazione ha ribadito che, qualora un infortunio sia dipeso da macchinari non conformi alle norme antinfortunistiche, la responsabilità dell'imprenditore che li ha utilizzati non fa venir meno quella di chi li ha costruiti o venduti.

La vicenda trae origine da una sentenza della Corte d'appello di Brescia con la quale un commerciante di mezzi di lavoro è stato condannato per omicidio colposo dopo aver venduto una terna priva del dispositivo di sicurezza previsto dal costruttore (barra anti bloccaggio e anti discesa) ad un acquirente, colpito successivamente in modo violento dal braccio e dalla benna del macchinario mentre era intento in operazioni di manutenzione, riportando un politrauma mortale. Dall'istruttoria era emerso che la vittima, di professione marmista, aveva acquistato il trattore stradale dopo aver vinto una gara d'appalto comunale per la rimozione della neve dalle strade. Secondo il riferito testimoniale, “il giorno dell'infortunio mortale, egli doveva effettuare alcuni interventi di manutenzione sul macchinario (riparazione di un tubo dell'olio) che era risultato certamente privo della barra di sicurezza che avrebbe impedito la discesa improvvisa del braccio e della benna; i consulenti avevano concordato sulla causa del sinistro, anche se la vittima aveva causato una discesa più repentina della benna tagliando un tubo dell'olio sbagliato”; in proposito, il consulente della difesa ha affermato che “la vittima sarebbe stata intenta ad apportare una modifica strutturale al macchinario e non a effettuare una semplice riparazione, avendo conosciuto il difetto del macchinario stesso, come dimostrato dalla predisposizione di un trespolo...

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