Diritto del lavoro e legislazione sociale 07 Gennaio 2025

NASpI 2025 le novità, tra requisiti e restrizioni

Dal 2025 è previsto un nuovo requisito contributivo al fine della fruizione dell’indennità Naspi che aggancia le precedenti dimissioni alla durata di un nuovo lavoro.

La legge di Bilancio 2025 modifica la disciplina della NASpI con particolare riguardo ai criteri per ottenere l’indennità e introduce una disposizione finalizzata a contrastare l’uso distorto delle regole in materia, nel caso di dimissioni volontarie da un precedente rapporto di lavoro e successiva riassunzione.Si ricorda che la NASpI è riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i requisiti previsti dall’art. 3 D.Lgs. 22/2015, tra cui 13 settimane di contribuzione nei 4 anni che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. La disposizione contenuta nella Manovra 2025 impone il rispetto di un lasso di tempo minimo tra le dimissioni volontarie da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e la cessazione involontaria del contratto successivo che dà diritto alla Naspi.Per effetto delle novità introdotte, con riferimento agli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1.01.2025, i dipendenti che si sono dimessi da un precedente rapporto di lavoro (o che hanno chiuso il rapporto con una risoluzione consensuale) e che hanno instaurato un nuovo rapporto di lavoro a tempo indeterminato, potranno beneficiare della NASpI solo se avranno maturato almeno 13 settimane di contribuzione dopo l’ultimo evento di cessazione per dimissioni o risoluzione consensuale. Per esempio, un lavoratore che si dimette da un rapporto a tempo indeterminato il 2.01.2025 e instaura un nuovo rapporto...

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