Imposte dirette 22 Febbraio 2024

Nuove detrazioni Irpef, percorso a ostacoli

L’Agenzia delle Entrate commenta le modifiche ad aliquote e detrazioni Irpef chiarendo che per i redditi superiori a 120.000 euro occorre prima applicare una decurtazione lineare delle detrazioni e poi una seconda di 260 euro.

L’Agenzia delle Entrate dedica la circolare n. 2/E/2024 al commento del D.Lgs. 30.12.2023, n. 216 relativo alle modifiche Irpef (accorpamento di aliquote e revisione delle detrazioni). Ci interessiamo qui alle detrazioni perché, con la riduzione del numero delle aliquote, esse assumono la funzione di salvaguardare la progressività dell’imposta, costituzionalmente garantita. L’intreccio tra esigenze di mantenere gli impegni elettorali, assicurare razionalità del sistema, progressività dell’imposta e soprattutto salvaguardia del gettito ha partorito un risultato che non agevola comprendere quanto si pagherà di imposte nel 2024 (senza considerare il fiscal-drag indotto dall’inflazione). In questo ambito il legislatore è intervenuto, anzitutto, sulla speciale detrazione che spetta in presenza di redditi da lavoro (dipendente e autonomo) correlata inversamente al reddito. Il D.Lgs. 216/2023 ha aumentato la detrazione spettante in presenza di redditi da lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati equiparandola a quella prevista per i pensionati. Tale detrazione passa, quindi, da 1.880 a 1.955 euro per chi ha un reddito complessivo inferiore a 15.000 euro. Questo aumento non è strutturale ma riguarda solo il 2024, infatti la norma del Tuir non è stata modificata. La struttura decrescente della detrazione, per il resto, non è stata modificata dall’intervento. Di conseguenza...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.