Diritto del lavoro e legislazione sociale 27 Gennaio 2025

Nuovo esonero lavoratrici madri 2025: differenze rispetto al 2024

L’esonero contributivo per le lavoratrici madri dal 2025 diventa parziale ma più inclusivo. La legge di Bilancio, infatti, estende il beneficio anche alle lavoratrici autonome e introduce nuove condizioni.

Dal 2025, è previsto un esonero contributivo parziale sulla quota di contributi a carico delle lavoratrici madri di 2 o più figli, fino al compimento del 10° anno d’età del figlio più piccolo.Dal 2027, la decontribuzione interesserà le madri con 3 o più figli e si applicherà fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo. Sono queste le nuove disposizioni contenute nell’art. 1 c. 219 L. 207/2024 (legge di Bilancio per il 2025) a favore delle lavoratrici dipendenti (escluse le lavoratrici domestiche) e delle lavoratrici autonome con redditi da lavoro autonomo, d’impresa o da partecipazione, che non hanno optato per il regime forfetario. La nuova forma di decontribuzione prevista dal 2025 si pone nel solco dell’analoga disposizione introdotta dall’art. 1, c. 180 L. 213/2023 (legge di Bilancio per l’anno 2024) che prevedeva, per i periodi di paga dal 1.01.2024 al 31.12.2026, un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali IVS a carico delle lavoratrici madri di 3 o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo.L’abbattimento totale della contribuzione previdenziale dovuta dalla lavoratrice era consentito nel limite di 3.000 euro annui, da riparametrare su base mensile. Il successivo c. 181, inoltre, riconosceva il medesimo esonero, in via sperimentale, per i periodi di paga dal 1.01.2024 al 31.12.2024, anche alle lavoratrici...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.