Diritto del lavoro e legislazione sociale 29 Marzo 2025

Occupazione record: fu vera gloria?

Una lettura comparata dei dati sull’occupazione ci racconta una realtà diversa da quella dipinta dal Governo.

Uno dei maggiori successi vantati dall’attuale Esecutivo, almeno sul fronte interno, è sicuramente costituito dai livelli occupazionali mai raggiunti prima d’ora nel nostro Paese.In effetti, scorrendo le statistiche di inizio 2025, il mercato del lavoro italiano ha toccato, con oltre 24 milioni di occupati, un tasso record pari al 62,8%. È un dato che lambisce quasi tutte le categorie: dagli uomini alle donne, dai lavoratori dipendenti agli autonomi, dai giovani ai meno giovani.Confrontate con quelle di un anno fa, le stime attuali parlano di un aumento di oltre mezzo milione di lavoratori e una contrazione di quasi 200.000 persone che cercano un posto di lavoro,Ma le buone notizie non finiscono qui poiché la crescita non è solo quantitativa ma anche qualitativa, essendosi ridotte 2 tradizionali forme di precariato: i contratti a termine e il part-time involontario tra le donne.Dalla lettura di questi dati, viene dunque da pensare a una straordinaria performance del nostro sistema. A raggelare gli entusiasmi, tuttavia, sopravviene l’impietoso confronto con gli altri Paesi appartenenti all’UE. Nell’Europa a 27, infatti, l’Italia occupa l’ultimo gradino, sorpassata perfino dalla Grecia, con un distacco abissale dai Paesi Bassi (-20%). Ma quali sono i fattori di maggiore debolezza che relegano il nostro Paese in fondo alla classifica?In primo luogo, l’occupazione femminile che da noi si attesta intorno al 53% contro una media UE che supera il 70%. Tali cifre...

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