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Diritto del lavoro e legislazione sociale
06 Febbraio 2024
Parità di genere, come rompere i soffitti di cristallo
Ultimamente si è fatto un gran parlare della rottura dei “soffitti di cristallo” da parte di importanti donne italiane. Questa narrazione trova terreno fertile grazie alla circostanza che il Governo e il maggiore partito d’opposizione sono guidati da due donne.
L’espressione “glass ceiling” (soffitto di cristallo) venne coniata dalla scrittrice americana Marylin Loden nel 1978, teorica della diversità e fortemente impegnata nel denunciare le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro. L’autodeterminazione vera, però, non si raggiunge quando una o due donne arrivano ad occupare “una poltrona” anche se importantissima. La vera rottura del soffitto di cristallo si realizzerà solo quando sarà superato il divario di genere nel mondo del lavoro. Altrimenti staremo solo appendendo un altro quadro nella Sala delle Donne a Palazzo Montecitorio per omaggiare le donne che per prime hanno ricoperto le più alte cariche dello Stato.
Anche in occasione della pubblicazione degli ultimi dati ISTAT sull’occupazione, secondo alcuni, si sono frantumati soffitti. Tutto questo entusiasmo è giustificato? I dati, che dovrebbero aver un valore oggettivo, vengono in realtà sempre letti in maniera “contrapposta” a seconda dello scopo che ogni commentatore persegue. Pochi si impegnano in un’analisi oggettiva, tutti dovremmo invece sforzarci di utilizzare un metodo scientifico. Metodo scientifico che non significa analizzare i dati in maniera asettica, ma leggerli alla luce delle politiche attive, delle condizioni economiche, sociali e culturali.
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