Diritto del lavoro e legislazione sociale
13 Dicembre 2024
Permessi legge 104 e condotta in malattia: lavoratore reintegrato
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 29.11.2024, n. 30722, ha confermato la reintegrazione di un lavoratore licenziato per presunti abusi legati ai permessi ex L. 104/1992 e comportamenti tenuti durante un periodo di assenza per malattia.
La vicenda nasce da un licenziamento disciplinare motivato da 3 principali contestazioni: un uso inappropriato dei permessi previsti dalla L. 104/1992, condotte incompatibili con lo stato di malattia dichiarato, e la partecipazione a un evento musicale durante un’assenza per malattia. Il Tribunale di Roma aveva già giudicato il licenziamento illegittimo, ordinando il reintegro e il risarcimento del lavoratore, e la Corte d’Appello aveva confermato questa decisione. La datrice di lavoro, non soddisfatta, aveva quindi presentato ricorso alla Corte di Cassazione.Permessi ex L. 104/1992 e criteri di utilizzo - Un punto centrale della causa riguardava l’uso dei permessi retribuiti concessi al lavoratore per assistere un familiare disabile. La Corte di Cassazione ha sottolineato che l’assenza dal lavoro non deve necessariamente essere legata a un’assistenza continua, purché vi sia una correlazione significativa con le esigenze del familiare. Inoltre, il contratto collettivo applicabile prevedeva la possibilità di prendere permessi giornalieri, anche per necessità parziali. In assenza di prove di un abuso del diritto, la Corte ha ritenuto infondata questa accusa.Condotta durante l’assenza per malattia - Altro aspetto controverso riguardava le attività svolte dal lavoratore durante il periodo di malattia. La Corte ha stabilito che alcune attività marginali non sono automaticamente incompatibili con stati d’ansia o depressione, a meno che il datore di lavoro non...