Paghe e contributi 10 Ottobre 2025

Permessi prenatali: a chi spettano e come vengono gestiti

Le lavoratrici in stato di gravidanza hanno la necessità di sottoporsi a controlli prenatali. Questi consistono in una serie di esami e test eseguiti durante la gravidanza per monitorare lo sviluppo dell'embrione e del feto, nonché per identificare eventuali anomalie o problemi di salute.

Le lavoratrici in stato di gravidanza hanno la necessità di sottoporsi a controlli prenatali. Questi consistono in una serie di esami e test eseguiti durante la gravidanza per monitorare lo sviluppo dell'embrione e del feto, nonché per identificare eventuali anomalie o problemi di salute. Si tratta, per esempio, di test non invasivi di screening (ecografie e esami del sangue materno per stimare il rischio di anomalie cromosomiche come la sindrome di Down e altre trisomie), ecografie (finalizzate per verificare l’impianto dell’embrione, definire l’epoca del concepimento, e valutare l’anatomia del feto), test invasivi diagnostici (come la villocentesi e l’amniocentesi), test genetici e approfondimenti (utilizzati per rilevare specifiche malattie genetiche o difetti congeniti).In sintesi, i controlli prenatali servono a garantire la salute della madre e del bambino attraverso monitoraggio regolare, individuazione precoce di possibili patologie e diagnosi di eventuali anomalie, con un percorso che va dai test più semplici e sicuri a quelli più invasivi se necessari.Per chi deve gestire il personale dipendente di un’azienda si pone l’esigenza di amministrare correttamente e propriamente le richieste di permesso da parte delle lavoratrici in stato di gravidanza finalizzate all’esecuzione di controlli prenatali. Al riguardo, la legge italiana prevede che le lavoratrici in stato di gravidanza abbiano diritto a permessi retribuiti per sottoporsi a esami...

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