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Imposte dirette
30 Dicembre 2023
Prestito al dipendente con tasso agevolato come fringe benefit
Criteri per la corretta determinazione del reddito di lavoro dipendente nel caso in cui siano stati concessi finanziamenti di questo tipo tramite istituti di credito.
Ai sensi dell’art. 51, c. 4, lett. b) del Tuir, costituisce reddito da lavoro dipendente il 50% della differenza tra gli interessi calcolati applicando il tasso ufficiale di riferimento vigente al 31.12 di ogni anno e l’importo degli interessi calcolati applicando il tasso di interesse effettivo sostenuto dal lavoratore.
La disposizione si applica a tutte le forme di finanziamento erogate dal datore di lavoro o concesse da terzi con i quali il datore di lavoro abbia stipulato accordi o convenzioni, indipendentemente dalla loro durata e dalla valuta utilizzata, compreso il caso previsto dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 46/E/2010.
L’Agenzia delle Entrate è tornata sul tema dei finanziamenti agevolati concessi ai dipendenti a titolo di fringe benefit effettuando, con la risoluzione 25.07.2023, n. 44/E, una ricognizione dei criteri per la corretta determinazione del reddito di lavoro dipendente nel caso in cui siano stati concessi finanziamenti tramite istituti di credito. A titolo meramente esemplificativo, rientrano nell’ambito di questa previsione anche i prestiti concessi sotto forma di scoperto di conto corrente, di mutuo ipotecario e di cessione dello stipendio, mentre ne restano escluse le dilazioni di pagamento previste per beni ceduti o servizi prestati dal datore di lavoro.
La disciplina fiscale del prestito concesso ai dipendenti per l’anno 2023 distingue le seguenti casistiche:
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