Società e contratti 18 Dicembre 2025

Quando la scissione con scorporo seguita da cessione non è elusiva

L’art. 16 D.Lgs. 192/2024 chiarisce che la scissione con scorporo o il conferimento d’azienda seguiti dalla cessione delle partecipazioni non configurano abuso del diritto, riconoscendo la libertà del contribuente di scegliere operazioni fiscalmente alternative, ma legittime.

In questa sede si vuole analizzare la portata elusiva di una scissione con scorporo (ma il medesimo esame si raccorda anche all’operazione di conferimento) avente a oggetto un singolo asset o comunque un compendio patrimoniale non inclusivo di quella sinergia di fattori produttivi che lo renderebbe connotabile come un’azienda. Tra le prescrizioni normative relative alla scissione con scorporo e al conferimento neutro dell’azienda e l’art. 10-bis, c. 3 L. 212/2000 viene a intravedersi un mero rapporto di specificazione, un raccordo causale di specie a genere, con la possibilità di riversare nel genere il valore interpretativo della specie. In altri termini, la combinazione delle 2 operazioni di conferimento e di cessione delle partecipazioni può essere messa alla base dell’indagine sull’effettiva portata antielusiva della libertà di scelta che la norma raccorda all’alternatività di operazioni che comportano un diverso carico fiscale. La tesi dominante è quella che ritiene che l’incastro di più operazioni fondate sull’uso di più strumenti giuridici manifesti i sintomi dell’elusione, dal momento che il risultato riorganizzativo si rende perseguibile in modo più diretto e con economia di mezzi di diritto.Proprio l’art. 176, c. 3 del Tuir e il nuovo comma 15-quater dell’art. 173 del Tuir appaiono portatori di una chiave di lettura diversa nel momento in cui assegnano identica dignità fiscale alla cessione diretta dell’azienda e...

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