Diritto del lavoro e legislazione sociale 15 Dicembre 2025

Rapporto tra dimissioni telematiche, preavviso e diritti

La manifestazione della volontà di dimettersi costituisce un atto giuridicamente rilevante, in grado di determinare la risoluzione del rapporto di lavoro.

Nell'ambito della procedura di dimissione, numerosi interrogativi riguardano la gestione del periodo di preavviso, in particolare in relazione alla sua decorrenza, alle modalità comunicative e alla forma richiesta per renderlo giuridicamente efficace. Immaginiamo infatti, che un lavoratore comunichi oralmente o per iscritto al proprio datore la sua volontà di dimettersi e comunichi espressamente il suo ultimo giorno di lavoro, in questa particolare situazione cosa può succedere?La procedura per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale è disciplinata dall’art. 26 D.Lgs. 151/2015, il quale ne stabilisce l'iter obbligatorio: affinché siano valide, le dimissioni devono essere presentate esclusivamente in via telematica dal lavoratore stesso attraverso il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pena l’inefficacia delle dimissioni. Lo stesso decreto autorizza dei soggetti abilitati ad assistere i lavoratori in questa procedura come i patronati, consulenti del lavoro, organizzazioni sindacali, enti bilaterali, commissioni di certificazione dei contratti di lavoro e sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che devono essere approvati dal lavoratore tramite delega di lavoro. Tale obbligo di presentare le dimissioni in forma telematica è stato introdotto dal legislatore per contrastare il fenomeno delle “dimissioni in bianco”, una pratica diffusa in alcune aziende che consisteva nel far firmare una lettera di dimissioni...

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