Diritto del lavoro e legislazione sociale
03 Dicembre 2025
Responsabilità datoriale e pulizia macchinari: conferme da Cassazione
La Cassazione penale, con sentenza n. 38145/2025, ribadisce che il datore di lavoro risponde dell’infortunio occorso durante la pulizia della macchina quando mancano valutazione del rischio, formazione e procedure operative, escludendo ogni interruzione del nesso causale.
La sentenza della Cassazione penale, Sezione IV, 24.11.2025, n. 38145, offre un’ulteriore conferma di un principio ormai consolidato: nelle attività ad elevata esposizione al rischio meccanico, il datore di lavoro è responsabile dell’infortunio quando non ha adottato una valutazione del rischio completa, non ha fornito adeguata formazione e non ha definito procedure di sicurezza idonee. Il caso riguarda un grave infortunio occorso durante la pulizia dei rulli di una macchina taglierina, operazione eseguibile solo manualmente e caratterizzata da un’interazione diretta con organi in movimento. I giudici di merito avevano ricostruito l’episodio valorizzando le dichiarazioni della persona offesa e gli accertamenti tecnici dell’ATS, da cui emergeva l’esistenza di una prassi informale di lavoro a 2 operatori: uno ai comandi sul pulpito e uno all’interno della macchina. Tale modalità, condivisa tra i lavoratori, ma mai codificata dalla direzione aziendale, implicava la rotazione periodica dei rulli per effettuare la pulizia completa, pur in assenza di procedure e indicazioni nel DVR. La Corte ha ritenuto questa ricostruzione logica e coerente, sottolineando che la mancanza di protocolli formali aveva di fatto favorito prassi autonome e potenzialmente pericolose. La difesa aveva contestato l’attendibilità della persona offesa e sostenuto l’incertezza causale, prospettando scenari alternativi privi di riscontri probatori. Tuttavia, è stato ricordato che, in...