Imposte dirette 20 Febbraio 2024

Revoca contratto di cessione di azienda: non influenza la plusvalenza

La Corte di Cassazione è stata investita della questione: in odine all’individuazione del periodo di competenza della cessione di un’azienda possono assumere rilevanza vicende successive all’atto di cessione, come la risoluzione dello stesso per mancato pagamento del corrispettivo?

La Cassazione, con la sentenza 13.02.2024, n. 3936, si è pronunciato in ordine alla competenza fiscale della cessione di un’azienda, disponendo, in uniformità all’orientamento prevalente della medesima Corte, che: "In tema di imposte sui redditi, la plusvalenza fiscalmente rilevante collegata alla cessione di un'azienda si realizza al momento della conclusione del contratto, mentre non hanno rilievo alcuno le vicende successive relative all'adempimento degli obblighi contrattuali, quali l'omessa percezione del prezzo o la sua eventuale rateizzazione, o l'estinzione dell'obbligazione per effetto di una transazione di carattere novativo, successivamente intervenuta" (Cass. 23.02.2011, nn. 4365 e 4366, Cass. 7.06.2018, n. 14848, mentre rimane isolato l'orientamento espresso da Cass. 13.03.2014, n. 5876). Da tale condivisibile principio di diritto deriva l’erroneità della sentenza della CTR che aveva invece ritenuto dovesse assumere rilevanza la risoluzione del contratto e il mancato pagamento del prezzo, in quanto eventi posteriori alla competenza fiscale della plusvalenza realizzata. Nella sentenza in commento sempre il giudice di Cassazione rappresenta il diritto del contribuente a dedurre fiscalmente a seguito del mancato pagamento del prezzo, la relativa minusvalenza e in tal senso richiama la sentenza della Cassazione 26.05.2021, n. 14560. L’iter argomentativo esposto dalla...

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