Imposte dirette 08 Febbraio 2024

Riforma Irpef e altre misure in tema di imposte sui redditi

La circolare 6.02.2024, n. 2/E commenta il D.Lgs. 30.12.2023, n. 216. In particolare, si tratta di istruzioni operative agli uffici periferici, fornite allo scopo di garantire l’uniformità dei comportamenti interpretativi.

Come indicato in premessa, sono state rese note le istruzioni operative sulla prima parte della riforma fiscale che si applicherà nel 2024, che prevede, fra l’altro, la riduzione delle aliquote da 4 a 3: la prima del 23% per i redditi fino a 28.000 euro; del 35% per i redditi superiori a 28.000 e fino a 50.000 euro: del 43% sopra questa ultima soglia. Soppressa l’aliquota del 25%, che si applicava allo scaglione di reddito compreso fra 15.000 e 28.000 euro di reddito. Ulteriori novità del 2024 riguardano, inoltre, la detrazione da lavoro dipendente con un aumento di 75 euro, la riduzione dell’ammontare delle detrazioni spettanti per alcuni oneri per i redditi sopra i 50.000 euro e l’abrogazione dell’agevolazione per la capitalizzazione delle imprese (ACE). In pratica, limitatamente al periodo d’imposta 2024, sono ridotti da 4 a 3 gli scaglioni di reddito e le corrispondenti aliquote; contestualmente, è innalzata di 75 euro, da 1.880 a 1.955 euro, la detrazione per i titolari di redditi di lavoro dipendente e per taluni redditi assimilati, a condizione che il reddito complessivo non superi 15.000 euro. In altri termini, per il 2024, la no-tax area sale a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti. Altra novità riguarda le addizionali regionali e comunali: i Comuni, le Regioni e le Province autonome potranno adeguare, entro il 15.04.2024, la disciplina delle addizionali regionali e comunale alla nuova...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.