Paghe e contributi 21 Maggio 2025

Riscatto agevolato: opportunità o trappola per gli iscritti ante 1996?

Il riscatto agevolato della laurea, introdotto per favorire l'accesso anticipato alla pensione, può celare insidie per chi ha contributi precedenti al 1996. Analizziamo le implicazioni pratiche, evidenziando i rischi di una scelta affrettata.

Il riscatto agevolato della laurea, previsto dall'art. 20, c. 6 D.L. 4/2019, rappresenta una misura volta a incentivare l'anticipazione dell'età pensionabile, grazie al pagamento di un onere forfettario per recuperare i periodi relativi ai corsi di studio universitari. Tuttavia, per i lavoratori con anzianità contributiva al 31.12.1995, o qualora tale anzianità si acquisisca proprio tramite tale riscatto, l'adozione di tale strumento può comportare conseguenze significative, spesso sottovalutate. È fondamentale, pertanto, esaminare con attenzione le interazioni tra riscatto agevolato, accesso alla pensione e importo della stessa, al fine di evitare scelte che potrebbero risultare penalizzanti.Riscatto agevolato: caratteristiche e ambito di applicazione - Il riscatto agevolato consente di valorizzare, ai fini pensionistici, i periodi di studio universitario non coperti da contribuzione, mediante il versamento di un onere ridotto: può essere utilizzato, in particolare, per recuperare tutti i periodi per i quali la pensione deve essere calcolata con sistema contributivo. L'onere è determinato applicando un'aliquota percentuale, pari a quella vigente nel Fondo pensione lavoratori dipendenti (33%), alla retribuzione minima imponibile per i lavoratori iscritti alle gestioni artigiani e commercianti (18.555 euro per il 2025). In sostanza, un anno da riscattare ha un costo, per il 2025, pari a 6.123,15 euro. Tale modalità di calcolo rende il riscatto particolarmente...

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