Diritto del lavoro e legislazione sociale 26 Agosto 2025

Salute mentale e lavoro: verso nuove certificazioni e incentivi

Una proposta di legge introduce modifiche al D.Lgs. 81/2008 e una certificazione per il benessere psicosociale, legata a benefici fiscali e qualificazioni aziendali. Novità rilevanti per imprese e consulenti del lavoro.

Il tema della salute mentale nei luoghi di lavoro si colloca oggi tra le priorità del legislatore, chiamato a fornire strumenti concreti per contrastare fenomeni diffusi come burnout, ansia e stress da lavoro. La proposta di legge presentata e che verrà discussa il prossimo 11 settembre si muove in questa direzione, puntando a un aggiornamento organico del quadro normativo e all’introduzione di meccanismi di incentivazione che coinvolgono direttamente datori di lavoro e lavoratori. Il testo, attualmente all’esame della Camera dei Deputati, individua due assi portanti: da un lato, la modifica del D.Lgs. 81/2008, con l’obiettivo di riconoscere esplicitamente la sicurezza psicologica come parte integrante della tutela della salute; dall’altro, la creazione di una vera e propria certificazione del benessere psicosociale nelle organizzazioni, che rappresenterebbe un nuovo standard operativo per le imprese attente al capitale umano.La certificazione verrebbe rilasciata da enti accreditati e comporterebbe conseguenze significative. In primo luogo, l’innalzamento delle soglie di esenzione contributiva e fiscale per i benefit riconosciuti al lavoratore, che passerebbero a 1.500 euro annui per ciascun lavoratore e a 2.500 euro per chi ha figli fiscalmente a carico. Si tratta di un meccanismo premiale che lega direttamente l’impegno dell’azienda nel campo del benessere psicologico a un ritorno economico e gestionale tangibile. Un ulteriore elemento di rilievo è...

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