Società e contratti 29 Agosto 2025

Scissione con scorporo di un bene e portata elusiva dell’operazione

Quando la combinazione delle operazioni di conferimento/scissione con scorporo seguita dalla cessione della partecipazione non è elusiva.

L'art. 16, D.Lgs. 192/2024 nel disciplinare la scissione con scorporo, prevede che "ai fini dell'art. 10-bis della L. 212/2000 (Statuto del Contribuente) non rileva la scissione avente ad oggetto un'azienda e la successiva cessione della partecipazione ricevuta", ricalcando l'art. 176, c. 3 TUIR che dispone la non rilevanza ai fini dell'abuso del diritto dell'operazione di conferimento dell'azienda secondo i regimi di continuità dei valori fiscali riconosciuti o di imposizione sostitutiva e la successiva cessione della partecipazione ricevuta. L'analisi si concentra sulla portata elusiva di una scissione con scorporo avente ad oggetto un singolo asset o un compendio patrimoniale non inclusivo di quella sinergia di fattori produttivi che lo renderebbe connotabile come un'azienda.Rapporto tra normativa specifica e principio generale - Il c. 4 dell'art. 10-bis L. 212/2000 stabilisce che "Resta ferma la libertà di scelta del contribuente tra regimi opzionali diversi offerti dalla legge e tra operazioni comportanti un diverso carico fiscale". Tra le prescrizioni sulla scissione con scorporo e sul conferimento neutro dell'azienda ed il citato comma si intravede un mero rapporto di specificazione, un raccordo causale di specie a genere. La tesi dominante ritiene che l'incastro di più operazioni fondate sull'uso di più strumenti giuridici manifesti i sintomi dell'elusione, dal momento che il risultato riorganizzativo si rende perseguibile in modo più diretto e con economia di...

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