Paghe e contributi 05 Maggio 2025

Sgravi alle aziende per detenuti al lavoro esterno: cosa cambia ora

Dal 12.04.2025, il decreto Sicurezza estende lo sgravio contributivo del 95% anche alle aziende che assumono detenuti impiegati all’esterno. Un incentivo importante per favorire il reinserimento sociale attraverso il lavoro.

Con l’entrata in vigore del decreto Sicurezza il 12.04.2025, si apre una nuova fase per il reinserimento lavorativo dei detenuti. Il decreto, infatti, amplia la platea dei soggetti beneficiari degli sgravi contributivi, estendendoli alle aziende che impiegano lavoratori detenuti in attività esterne agli istituti penitenziari.Un passo significativo, che rafforza il binomio tra inclusione sociale e impresa. L’art. 35 D.L. 48/2025 modifica l’art. 4 L. 381/1991, permettendo ora anche ad aziende pubbliche e private, non solo alle cooperative sociali, di godere di uno sgravio del 95% sui contributi complessivi (fatto salvo lo 0,30% destinato alla formazione). La misura si applica sia a detenuti e internati ammessi al lavoro esterno, sia a quelli che operano all’interno degli istituti.I rapporti agevolabili includono forme contrattuali flessibili: contratto subordinato a tempo indeterminato o determinato, apprendistato, somministrazione e lavoro intermittente. È previsto che il beneficio si estenda per tutta la durata della detenzione e, successivamente, per 18 o 24 mesi a seconda della tipologia di impiego e del percorso riabilitativo del detenuto.Il provvedimento non solo incentiva le assunzioni, ma promuove un sistema penitenziario più orientato alla rieducazione e alla reintegrazione sociale, come sancito dall’art. 27 Cost.Per accedere allo sgravio, le aziende devono stipulare una convenzione con l’istituto penitenziario e presentare annualmente la domanda...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.