Società e contratti 05 Dicembre 2025

Società di comodo e affitto azienda: un’interpretazione antigiuridica

Nonostante la giurisprudenza della Cassazione sia compatta nel ritenere che la disciplina della società di comodo si renda applicabile anche alla società affittante un’azienda, continuano a persistere forti perplessità su tale indirizzo interpretativo.

Preliminarmente si ritiene di dover sottolineare come in dottrina sia stato rilevato che la disciplina delle società di comodo sia solo in apparenza volta a contrastare sul piano accertativo comportamenti asseritamente elusivi, in quanto tale obiettivo viene perseguito in modo surrettizio attraverso un’imposizione di natura sostanzialmente patrimoniale, imperniata su una connessione diretta tra valori patrimoniali e imponibile. Un raccordo diretto che si traduce in una funzione di proporzionalità costante: più aumentano gli indici patrimoniali, più aumenta la redditività stabilita dal legislatore proprio in funzione di quei determinati valori patrimoniali. Tale connessione rende evidente che l’effetto della legislazione in esame è solo quello di rendere controproducente sia la costituzione, sia il mantenimento in vita di determinate società, e ciò sulla base di una serie di presupposti che sono, sul piano logico, prima ancora che su quello economico e giuridico, tutti da verificare. Trattasi di una disciplina intrisa di passaggi d’interazione causale privi di una qualsiasi dimostrazione, a cui si deve anche aggiungere l’estrema illogicità di una disposizione che pretende di attribuire normativamente un reddito minimo a una società che, per definizione, è considerata non operativa in quanto priva di qualsiasi impulso imprenditoriale e tale totale assenza di un convincente fondamento logico generale ha portato la dottrina a ritenere che la disciplina delle...

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