Imposte dirette 25 Gennaio 2024

Società di persone, Agenzia e Cassazione divise sulla tassazione

L’Amministrazione Finanziaria e la Cassazione non condividono il medesimo criterio di tassazione (per cassa o competenza) dei diritti di liquidazione agli eredi del socio deceduto di società di persone.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8743/2023, ha ritenuto corretto raccordare al principio di cassa la liquidazione del diritto di credito degli eredi del socio deceduto di una società di persone, fondando il relativo fondamento giustificativo sulla mancanza dello status di socio dell’erede e sulla particolare dinamica strutturale della trasparenza fiscale che richiede ai sensi dell’art. 5 del Tuir l’imputazione dei redditi ai soli soci della società. L’Amministrazione Finanziaria, pur pronunciandosi in ordine al recesso con la risoluzione n. 64/E/2008, ha ritenuto privilegiabile raccordare la relativa rilevanza impositiva al principio di competenza, fondando il suo giudizio sulla natura di redditi di partecipazione e, quindi, di redditi d’impresa del diritto di liquidazione del socio che recede (a cui, sotto tale profilo può essere ricongiunto anche il socio escluso e l’erede del socio deceduto). A parere di chi scrive i motivi su cui si fondono le 2 tesi non appaiono entrambi del tutto condivisibili. Per lo scrutinio della questione, per chi scrive, assume rilevanza il confronto letterale dei diversi sintagmi di legge individuabili nei testi di legge di riferimento. Nell’art. 17, c. 1, lett. l) del Tuir si rinvengono termini di diverso significato semantico e precisamente: “Redditi compresi nelle somme attribuite o nel valore normale dei beni assegnati agli eredi”, “Redditi...

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