Sulla rampa di lancio la riforma della disciplina dell’artigianato
Verso il superamento dell’identificazione esclusiva dell’imprenditore artigiano con la mera prestazione lavorativa manuale. La riforma attribuisce rilievo giuridico anche alle attività di ideazione, progettazione, creatività e gestione tecnico-operativa.
La revisione normativa dell’ambito artigiano per il biennio 2025-2026 avviene con una legge delega attribuita all’Esecutivo, nella cornice del Disegno di legge sulle piccole e medie imprese (D.D.L. Pmi) attualmente sottoposto al procedimento parlamentare. Gli indirizzi e criteri direttivi forniti dagli artt. 15 e 16 del D.D.L. Pmi dovranno trovare puntuale attuazione attraverso la promulgazione di decreti legislativi specifici. I decreti attuativi saranno volti al riordino della materia artigiana, con particolare riguardo all’aggiornamento delle disposizioni normative risalenti al 1985. Ma andiamo con ordine e illustriamo le novità.Parametri applicativi e novità principali - Nell’ambito della delega, il corpus legislativo prevede misure innovative per le micro, piccole e medie imprese artigiane. Gli enti territoriali saranno chiamati a conformare la propria legislazione regionale e provinciale agli standard introdotti.Divieto di evocazioni mendaci - A carico dei soggetti economici non iscritti in appositi registri viene stabilita una preclusione assoluta all’utilizzo di riferimenti all’artigianalità nei materiali promozionali o nelle comunicazioni commerciali. Le trasgressioni saranno perseguite tramite una sanzione amministrativa pecuniaria commisurata all’1% del volume d’affari annuale, non inferiore all’importo minimo di 25.000 euro per ciascuna violazione.Riconfigurazione della figura dell’imprenditore artigiano - Viene superata l’identificazione...