Paghe e contributi 20 Maggio 2025

Superminimo non assorbibile nei casi di passaggio a livello superiore

Una recente sentenza della Corte di Cassazione stabilisce un principio di tutela per i dipendenti: l’aumento derivante da un avanzamento di inquadramento mantiene intatti gli elementi retributivi già acquisiti.

Con l’ordinanza 5.05.2025, n. 11771, i giudici della sezione lavoro hanno statuito che il superminimo non può essere assorbito quando l’incremento retributivo deriva da un passaggio di livello. La sentenza evidenzia come il superiore inquadramento del dipendente rappresenti una fattispecie distinta rispetto alla variazione dei minimi tabellari prevista dal contratto collettivo. Tale distinzione risulta fondamentale per comprendere la portata della decisione.Caso in oggetto - Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguardava un dipendente che, a seguito di una progressione di carriera, aveva visto il proprio superminimo individuale ridotto in misura corrispondente all'aumento derivante dal nuovo inquadramento. Il datore di lavoro aveva infatti applicato il principio dell’assorbimento, ritenendo che l’incremento retributivo dovuto al passaggio di livello giustificasse la diminuzione della voce retributiva aggiuntiva.Motivi della decisione - I giudici di legittimità hanno analizzato attentamente la questione, richiamando i principi generali in materia. Il superminimo costituisce una parte della retribuzione che si aggiunge ai minimi contrattuali e che viene riconosciuta al dipendente per varie ragioni: per valorizzare particolari competenze, per riconoscere il maggior rendimento o per accordi individuali. La Cassazione ha precisato che l’istituto dell'assorbimento trova applicazione quando l’aumento retributivo deriva da una revisione dei minimi tabellari stabiliti...

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