Paghe e contributi 13 Dicembre 2025

Tredicesima: attenzione ai dipendenti con indennità Inps. Ecco perché

Il datore di lavoro che, per effetto del Ccnl, non integra le indennità Inps/Inail è tenuto a recuperare le quote a carico degli Istituti sulla tredicesima mensilità.

Tra le attività dell’Inps figura la tutela assistenziale a fronte di determinati eventi che colpiscono il dipendente e gli impediscono di rendere la prestazione lavorativa manuale e/o intellettuale dedotta in contratto, privandolo pertanto della retribuzione. Per sostenere economicamente il lavoratore l’Istituto si fa carico di un’indennità economica, di norma anticipata in cedolino dal datore di lavoro. Quest’ultimo, a seconda dell’obbligo o meno di integrare l’indennità Inps, è chiamato a diminuire la tredicesima mensilità, riconosciuta in ottemperanza al contratto collettivo applicato. Analizziamo la questione in dettaglio. Assenze tutelate dall’Inps - Durante le assenze tutelate dall’Inps il lavoratore ha diritto a un’indennità a carico dell’Istituto di norma anticipata in busta paga dal datore di lavoro, salvo poi essere da quest’ultimo recuperata sui contributi da versare con modello F24. Sia per le indennità a carico dell’Inps che per quelle conto Inail, il trattamento spettante è composto da una quota relativa alla retribuzione corrente cui si aggiunge un importo a titolo di mensilità aggiuntive, spettanti per il periodo di assenza del lavoratore. Integrazione a carico azienda - In base a quanto dispone la contrattazione collettiva il datore di lavoro può essere chiamato a integrare l’indennità Inps/Inail sino a un determinato ammontare, che può essere una quota o il 100% della normale retribuzione. Il calcolo dell’integrazione...

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