Diritto del lavoro e legislazione sociale
24 Maggio 2025
Tutele e prestazioni per i lavoratori oncologici: strumenti e obblighi
I lavoratori colpiti da patologie oncologiche godono di specifiche tutele sanitarie, previdenziali e contrattuali. Il consulente del lavoro ha un ruolo cruciale nell’applicazione corretta di tali diritti e nella gestione documentale correlata.
Le patologie oncologiche pongono sfide non solo cliniche, ma anche giuridico-amministrative, in particolare per chi continua, o intende continuare, a lavorare durante il percorso terapeutico. In questo scenario, il ruolo del consulente del lavoro diventa essenziale per garantire l’esercizio dei diritti e l’attivazione delle tutele offerte dall’ordinamento.Innanzitutto, la malattia comporta il diritto alla conservazione del posto di lavoro entro i limiti del periodo di comporto, che può variare a seconda del contratto collettivo applicato. In ambito pubblico, è spesso prevista l’esclusione dei giorni di cura salvavita dal computo del comporto stesso. Inoltre, nei casi in cui la terapia richieda trattamenti intensivi o invalidanti, il lavoratore è esonerato dall’obbligo di reperibilità per la visita medica fiscale, rafforzando la dimensione protettiva del sistema.Se la patologia determina una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%, si apre la possibilità di accedere a un congedo per cure, della durata massima di 30 giorni all’anno, a totale carico del datore di lavoro. Più ampia è la gamma di agevolazioni connesse al riconoscimento della disabilità grave, ai sensi dell’art. 33 L. 104/1992, che consente sia al lavoratore oncologico sia al familiare che lo assiste di beneficiare di permessi retribuiti.Il sistema delle prestazioni previdenziali si articola su più livelli. L’assegno ordinario di invalidità, valido per 3 anni e rinnovabile,...