Nei Paesi dell'Unione Europea, seppure con modalità e tempistiche differenziate, il processo di evoluzione dei sistemi contabili pubblici mostra un progressivo e continuo percorso di convergenza verso l'adozione di schemi contabili basati su dati accrual (contabilità economico-patrimoniale). L'esigenza di una transizione verso una contabilità accrual è esplicita nella Direttiva del Consiglio 2011/85/UE nel momento in cui richiede agli Stati membri di dotarsi di sistemi contabili utili a “generare dati fondati sul principio di competenza al fine di predisporre i dati basati sulle norme SEC” (art. 3).
L'adozione di una contabilità basata sui principi accrual rende infatti disponibile un'informativa più completa e in grado di rispondere più adeguatamente alle esigenze di trasparenza e accountability che caratterizzano le pubbliche amministrazioni. La completezza delle rilevazioni contabili permette, tra l'altro, di migliorare i processi gestionali interni, con particolare riferimento ai profili di costo e di efficienza, e favorisce una valutazione più veritiera. Esistono anche benefici di lungo termine che non si limitano al miglioramento della trasparenza e della leggibilità delle informazioni, ma che portano a una maggiore efficienza dei sistemi di controllo interno, una più puntuale analisi dei rischi e delle valutazioni delle performance del settore pubblico.
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