Società e contratti 13 Febbraio 2024

Un’operazione di scissione asimmetrica non è un’operazione elusiva

L'analisi dell'Agenzia delle Entrate sulla liceità dell'operazione con la risposta all'interpello n. 35/2024.

Con la risposta n. 35/2024 all’istanza d’interpello avente a oggetto lo scrutinio elusivo di una scissione asimmetrica con rinuncia dell’usufrutto sulle partecipazioni da parte del genitore, l’Agenzia delle Entrate ha espresso parere favorevole sulla liceità fiscale dell’operazione. Più specificamente veniva chiesto se un’operazione di scissione asimmetrica per consentire ai figli che vertono in un rapporto di tensione insanabile tra di loro, di poter proseguire dinamiche imprenditoriali separate, con rinuncia del genitore all’originario usufrutto sulle partecipazioni, in modo da creare due autonome entità giuridiche, potesse dar luogo a una fattispecie di abuso del diritto; l’Agenzia ha dato parere favorevole, dal momento che il complessivo compendio patrimoniale rimane in regime d’impresa e l’operazione viene perseguita con l’osservanza di tutte prescrizioni dettate dall’art. 173 del Tuir. La risposta erariale non poteva che avvallare la mancanza di ogni sintomo di elusività, dal momento che l’operazione configura, al di là della sua particolare dinamica giuridica, un’operazione di scissione da sottoporre al solo governo normativo dell’art. 173 del Tuir, il cui c. 1 testualmente dispone: “La scissione totale o parziale di una società in altre preesistenti o di nuova costituzione non origina né realizzo, né...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.