Paghe e contributi 25 Gennaio 2024

Vade retro accordi sul netto!

Le recenti novità normative, tra cui la legge di Bilancio 2024 e la Riforma fiscale di cui al D.Lgs. 216/2023, confermano la rischiosità degli accordi retributivi sul netto.

L’inizio del 2024 è costellato di numerose novità che incidono sulla busta paga del lavoratore e confermano una volta ancora la rischiosità degli accordi retributivi sul netto, stipulati talvolta tra le parti del rapporto di lavoro. Spesso, invero, per il professionista o l'operatore del settore è complicato comunicare al cliente/datore di lavoro quali sono le criticità insite nell’accordarsi per un predeterminato netto in busta paga; ma proprio le novità sopraggiunte con l’inizio dell’anno potrebbero aiutare nell’illustrazione delle non poche criticità che si devono fronteggiare in tali casi. Tra i primi aspetti, preme ragionare su alcune delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023); la quale, per quanto qui di interesse, ha previsto solo per l’anno in corso: una sottile modifica, rispetto al 2023, delle riduzioni contributive in favore del dipendente volte all’abbattimento del cuneo fiscale, che oggi non incidono più sul rateo di 13° mensilità, pur mantenendo una riduzione del 7% (fino a 1.923 euro) e del 6% (fino a 2.692 euro) sulla mensilità dirette; la variazione della quota di esenzione del fringe benefit, passata per il 2024 a 1.000 euro in via generale, da innalzare a 2.000 euro per lavoratori con figli a carico. Ebbene, nel 1° caso, in presenza di accordi sul netto, la riduzione del contributo a...

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