Il contenimento delle spese di personale è un punto fermo della disciplina vincolistica ispirata al riequilibrio della finanza pubblica. È proprio sulla base di tale vincolo le spese di personale sostenute nell’esercizio di gestione non devono superare l’importo sostenuto nell’arco temporale, annuale o pluriennale, assunto di volta in volta dal legislatore.
Il confronto deve avvenire sulla base di principi e criteri di omogeneità tanto rispetto alle componenti incluse quanto in relazione alle componenti escluse, anche in funzione dell’etero-finanziamento ed escludendo la possibilità di ricorso a conteggi virtuali. Nella sostanza, il legislatore nonostante sia intervenuto più volte in materia per limitare la spesa non ha fornito una definizione univoca e chiara di quali voci compongano l’aggregato “spese di personale”, per la cui individuazione è necessario osservare le indicazioni legislative, ministeriali e le molteplici pronunce della magistratura contabile. Le disposizioni di legge si limitano a prevedere l’inclusione degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell’Irap e l’esclusione dei rinnovi contrattuali, lasciando all’interpretazione successiva, anche evolutiva, la specifica definizione dei criteri per la puntuale individuazione dell’aggregato da gestire.
Il limite da rispettare a regime, per gli enti con popolazione superiore a 1.000...