Diritto del lavoro e legislazione sociale
27 Marzo 2025
Cassazione: disoccupazione negata ai parasubordinati
L’ordinanza 18.03.2025, n. 7250 ha chiarito che i collaboratori coordinati e continuativi non hanno diritto alla DIS-COLL in assenza di contribuzione effettiva.
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha confermato un principio già noto ma ora reso ancora più chiaro: i lavoratori parasubordinati, compresi i collaboratori a progetto e i coordinati e continuativi, non possono beneficiare dell’indennità DIS-COLL se non risultano versati i contributi previdenziali previsti dalla normativa. L’assenza di accredito esclude ogni forma di sostegno. La decisione è giunta dopo il ricorso dell’Inps contro una sentenza favorevole a un collaboratore, al quale era stata riconosciuta l’indennità pur in assenza di versamenti per almeno 60 giorni.La Suprema Corte ha accolto il ricorso e ribaltato la pronuncia della Corte d’Appello di Milano, sottolineando l’inapplicabilità del principio di automaticità delle prestazioni a questa tipologia di lavoratori. Un orientamento già espresso con l’ordinanza n. 30474/2024, che ora si consolida definitivamente.Contributi mancanti, tutela assente - Alla base della decisione vi è l’art. 15 D.Lgs. 22/2015, che disciplina l’accesso alla DIS-COLL: la prestazione, precisa la norma, è commisurata al reddito effettivamente risultante dai contributi versati. Questo significa che, in mancanza di contribuzione da parte dell’azienda, il diritto all’indennità decade.La Corte ha ritenuto non applicabile l’art. 2116 c.c., che tutela i lavoratori dipendenti anche in caso di omissione contributiva da parte del datore. Per i parasubordinati, invece, questa garanzia non opera. La Gestione...