Diritto del lavoro e legislazione sociale
10 Febbraio 2025
Diritto di difesa del lavoratore nelle sanzioni disciplinari
La Cassazione ribadisce che il datore di lavoro deve garantire l’audizione del lavoratore che ne abbia fatto espressa richiesta, prima di adottare una sanzione disciplinare.
La Corte di Cassazione ha recentemente chiarito un aspetto rilevante del diritto del lavoro, stabilendo che il datore di lavoro non può applicare una sanzione disciplinare senza prima concedere l’audizione al lavoratore, se questi ne ha fatto richiesta in modo esplicito. La decisione riguarda una controversia che ha attraversato 3 gradi di giudizio, culminando nell’intervento della Cassazione con la sua ordinanza 29.01.2025, n. 2066.Il caso nasce dal licenziamento di un lavoratore, contestato davanti al Tribunale di Pescara, che ha convertito il provvedimento in licenziamento per giustificato motivo soggettivo. La Corte d’Appello di L’Aquila ha confermato la decisione, ma la Cassazione ha ribaltato l’interpretazione data dai giudici di merito, ponendo l’accento sul seguente aspetto: il diritto del lavoratore a difendersi prima dell’irrogazione della sanzione.Importanza del diritto di difesa - L’art. 7 dello Statuto dei Lavoratori stabilisce che nessun provvedimento disciplinare può essere adottato senza aver prima consentito al lavoratore di esporre le proprie ragioni. Tale principio, confermato anche dal CCNL Metalmeccanici, prevede che le giustificazioni possano essere presentate entro un termine preciso. Nel caso esaminato, il lavoratore aveva inviato le proprie osservazioni nei tempi previsti, ma la società ha ritenuto irricevibili le sue giustificazioni in quanto recapitate con un giorno di ritardo. La Corte d’Appello aveva avallato questa...