La recente sentenza della Corte di Cassazione 7.11.2024, n. 28657 stabilisce un importante principio in tema di contratti a tempo per lavoratori disabili, consolidando il concetto di tutela dell’inserimento nel contesto lavorativo.La decisione, che arriva al termine di una disputa giuridica portata avanti dal lavoratore disabile contro la propria datrice di lavoro, ribadisce come un contratto a tempo determinato può essere considerato legittimo quando è finalizzato all’effettiva integrazione professionale del lavoratore disabile. Questo strumento contrattuale deve però rispettare precise garanzie: assicurare condizioni di lavoro adeguate; garantire la compatibilità delle mansioni con lo stato di salute; prevedere misure concrete per facilitare l’inserimento lavorativo.Il datore di lavoro deve, dunque, dimostrare che la scelta del contratto a termine sia funzionale a un percorso di integrazione e non un mero espediente per eludere gli obblighi di assunzione previsti dalla L. 68/1999.Ragioni del ricorso: tra mansioni non idonee e modifiche orarie - Il caso in questione vede protagonista un lavoratore che, sentendosi trattato in modo iniquo rispetto alle proprie condizioni, ha chiesto l’intervento della magistratura. Secondo quanto riportato, il lavoratore sostiene di essere stato destinato a mansioni non compatibili con il proprio stato di salute, un aspetto che avrebbe compromesso il suo benessere fisico. Inoltre, lamenta modifiche unilaterali nella collocazione...