Diritto del lavoro e legislazione sociale 04 Giugno 2024

Vestizione e svestizione: niente retribuzione se non obbligatorio

Il tempo impiegato per indossare e togliere l’abbigliamento da lavoro non sarà retribuito se non vi è un preciso obbligo di indossare tali capi.

Sentenza della Cassazione - La Corte Suprema di Cassazione, con l’ordinanza 16.05.2024, n. 13639, ha chiarito che il tempo di vestizione e svestizione non deve essere retribuito se i lavoratori non sono obbligati a indossare specifici abiti da lavoro. La decisione è stata presa in seguito a un ricorso presentato contro una sentenza della Corte di Appello di Bologna, che aveva già rigettato le richieste dei lavoratori. Caso esaminato - Il caso ha coinvolto i dipendenti di una società che chiedevano il riconoscimento di 20 minuti per turno, da febbraio 2014 a luglio 2019, come orario di lavoro per il tempo impiegato a indossare e togliere la divisa. La Corte di Appello di Bologna aveva respinto la richiesta, affermando che i lavoratori non avevano l’obbligo di indossare la divisa nei locali aziendali e potevano tranquillamente farlo a casa. Motivazioni della decisione - La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte di Appello, basandosi su diverse evidenze. In particolare, è stato accertato che: i lavoratori potevano indossare i loro abiti da lavoro sia a casa sia nei locali aziendali; non vi era un obbligo imposto dall’azienda di indossare gli abiti da lavoro forniti; i dispositivi di protezione individuale (DPI), come guanti, occhiali e mascherine, venivano utilizzati solo durante l’orario di lavoro, dopo aver timbrato il cartellino. Le norme richiamate - Il ricorso dei lavoratori si...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.